Per ovviare ai limiti - in molti casi pesanti - delle cpu ad 8 bit, arrivò una nuova generazione di processori a 16 bit che potenziò in maniera radicale le prestazioni dei computer.
Principalmente ci furono due classi di macchine: quelle basate sul nuovo e potente Motorola 68000 e quelle basate sugli Intel 8088 e sui recentissimi 80286.
Inizialmente le macchine basate sui 68000 erano decisamente più interessanti ed avanzate. Due macchine, in particolare, introdussero concetti e paradigmi affascinanti ed innovativi: l'Apple Mac-Intosh e il Commodore Amiga. Quest'ultimo in particolare offriva un rivoluzionario sistema di processori dedicati per la gestione della grafica, del suono e delle periferiche che, coordinati da un S.O. multi-tasking molto sofisticato, offrivano delle performance multimediali impressionanti per l'epoca, tanto che il famoso artista pop Andy Wharol ne rimase entusiasta.
Purtroppo però la Commodore seguì una politica commerciale ottusa e trasformò l'Amiga in una macchina da gioco ad architettura chiusa che ne decretò la lenta fine... Assieme alla stessa Commodore!
Più intelligente invece la politica della Apple che alla fine andò ad occupare il mercato abbandonato scioccamente dalla Commodore, ossia la produzione artistica e musicale e la video produzione.
Discorso "intermedio" per l'Atari-ST, meno sofisticato di Amiga e Mac Intosh, ma dal prezzo molto competivo, era dotato di S.O. molto simile (qualche maligno affermò: troppo simile!) al Mac Intosh e soprattutto di un'interfaccia MIDI di serie che lo rese in breve tempo leader della produzione musicale professionale ed hobbistica.
Nell'altra classe di processori, la "clonazione" del PC IBM e la produzione a basso costo dei "PC compatibili" (principalmente a Taiwan) abbassò in maniera decisiva il costo di questi computer, rendendoli appetibili anche dal punto di vista video-ludico. Questi computer, potendo sfruttare componentistica comune e interfacce standard fece letteralmente esplodere sia il mercato software che quello hardware, permettendo un veloce e continuo miglioramento a prezzi sempre più bassi, decretandone così la diffusione e il successo che continuano anche ai nostri giorni.
Nei prossimi post ci occuperemo del periodo iniziale di queste macchine e cioè quello degli anni '80 e '90.
Principalmente ci furono due classi di macchine: quelle basate sul nuovo e potente Motorola 68000 e quelle basate sugli Intel 8088 e sui recentissimi 80286.
Inizialmente le macchine basate sui 68000 erano decisamente più interessanti ed avanzate. Due macchine, in particolare, introdussero concetti e paradigmi affascinanti ed innovativi: l'Apple Mac-Intosh e il Commodore Amiga. Quest'ultimo in particolare offriva un rivoluzionario sistema di processori dedicati per la gestione della grafica, del suono e delle periferiche che, coordinati da un S.O. multi-tasking molto sofisticato, offrivano delle performance multimediali impressionanti per l'epoca, tanto che il famoso artista pop Andy Wharol ne rimase entusiasta.
Purtroppo però la Commodore seguì una politica commerciale ottusa e trasformò l'Amiga in una macchina da gioco ad architettura chiusa che ne decretò la lenta fine... Assieme alla stessa Commodore!
Più intelligente invece la politica della Apple che alla fine andò ad occupare il mercato abbandonato scioccamente dalla Commodore, ossia la produzione artistica e musicale e la video produzione.
Discorso "intermedio" per l'Atari-ST, meno sofisticato di Amiga e Mac Intosh, ma dal prezzo molto competivo, era dotato di S.O. molto simile (qualche maligno affermò: troppo simile!) al Mac Intosh e soprattutto di un'interfaccia MIDI di serie che lo rese in breve tempo leader della produzione musicale professionale ed hobbistica.
Nell'altra classe di processori, la "clonazione" del PC IBM e la produzione a basso costo dei "PC compatibili" (principalmente a Taiwan) abbassò in maniera decisiva il costo di questi computer, rendendoli appetibili anche dal punto di vista video-ludico. Questi computer, potendo sfruttare componentistica comune e interfacce standard fece letteralmente esplodere sia il mercato software che quello hardware, permettendo un veloce e continuo miglioramento a prezzi sempre più bassi, decretandone così la diffusione e il successo che continuano anche ai nostri giorni.
Nei prossimi post ci occuperemo del periodo iniziale di queste macchine e cioè quello degli anni '80 e '90.