lunedì 29 aprile 2013

L'arrivo dei 16 bit.

Per ovviare ai limiti - in molti casi pesanti - delle cpu ad 8 bit, arrivò una nuova generazione di processori a 16 bit che potenziò in maniera radicale le prestazioni dei computer.
Principalmente ci furono due classi di macchine: quelle basate sul nuovo e potente Motorola 68000 e quelle basate sugli Intel 8088 e sui recentissimi 80286.

Inizialmente le macchine basate sui 68000 erano decisamente più interessanti ed avanzate. Due macchine, in particolare, introdussero concetti e paradigmi affascinanti ed innovativi: l'Apple Mac-Intosh e il Commodore Amiga. Quest'ultimo in particolare offriva un rivoluzionario sistema di processori dedicati per la gestione della grafica, del suono e delle periferiche che, coordinati da un S.O. multi-tasking molto sofisticato, offrivano delle performance multimediali impressionanti per l'epoca, tanto che il famoso artista pop Andy Wharol ne rimase entusiasta.
Purtroppo però la Commodore seguì una politica commerciale ottusa e trasformò l'Amiga in una macchina da gioco ad architettura chiusa che ne decretò la lenta fine... Assieme alla stessa Commodore!
Più intelligente invece la politica della Apple che alla fine andò ad occupare il mercato abbandonato scioccamente dalla Commodore, ossia la produzione artistica e musicale e la video produzione.

Discorso "intermedio" per l'Atari-ST, meno sofisticato di Amiga e Mac Intosh, ma dal prezzo molto competivo, era dotato di S.O. molto simile (qualche maligno affermò: troppo simile!) al Mac Intosh e soprattutto di un'interfaccia MIDI di serie che lo rese in breve tempo leader della produzione musicale professionale ed hobbistica.

Nell'altra classe di processori, la "clonazione" del PC IBM e la produzione a basso costo dei "PC compatibili" (principalmente a Taiwan) abbassò in maniera decisiva il costo di questi computer, rendendoli appetibili anche dal punto di vista video-ludico. Questi computer, potendo sfruttare componentistica comune e interfacce standard fece letteralmente esplodere sia il mercato software che quello hardware, permettendo un veloce e continuo miglioramento a prezzi sempre più bassi, decretandone così la diffusione e il successo che continuano anche ai nostri giorni.

Nei prossimi post ci occuperemo del periodo iniziale di queste macchine e cioè quello degli anni '80 e '90.





venerdì 26 aprile 2013

Gli emulatori.

Per tutti i modelli di vecchi computers esistono degli emulatori veramente ben fatti e con "fedeltà" del 100%. I migliori, secondo me, sono i seguenti:


Fuse.
Acronimo di Free Unix Spectrum Emulator è un emulatore Open Source per tutti i modelli dello Spectrum (16K, 48K (inclusa la variante NTSC), 128K, +2, +2A and +3 ).
Inizialmente sviluppato sui sistemi Unix/Linux, Fuse è stato convertito per tutti gli altri sistemi operativi, inclusi Windows e Mac.
Tutte le distro Linux includono Fuse nei loro repository, mentre per gli S.O. è possibile scaricare l'emulatore dal sito ufficiale:

http://fuse-emulator.sourceforge.net/

Vice.
Altro bellissimo emulatore, sempre Open Source, questa volta dei computer Commodore ad 8 bit (C64, C64DTV, C128, VIC20, tutti i modelli PET, PLUS4 e CBM-II).
Anche Vice è presente in tutte le principali distro Linux, mentre per Window e MAC è possibile scaricarlo dal sito ufficiale:

http://www.viceteam.org/#vice


DosBox.
Ottimo emulatore dei vecchi PC in tuttte le loro configurazioni (dall'8086 all'80386), sia in real mode che in protected mode. Dosbox include anche l'emulazione di tutte le schede grafiche di allora (XMS/EMS, Tandy/Hercules/CGA/EGA/VGA/VESA) e delle principali schede sonore (SoundBlaster/Gravis Ultra Sound, ecc.).
Anche DosBox è completamente libero ed Open Source, è incluso nelle principali distro LInux e per WIndows e Mac si può scaricare qui:

http://www.dosbox.com/download.php?main=1


giovedì 25 aprile 2013

I protagonisti degli anni '80.

Ecco una breve panoramica dei protagonisti degli anni '80:

Il Commodore Vic-20

Il Commodore VIC-20 era un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dall'ottobre 1980 al gennaio 1985. Fu proposto come computer per la famiglia e per il gioco ed ebbe un grande successo di vendite, subissato solo dal successivo Commodore 64.
L'hardware è basato sul processore MOS 6502, con una memoria ROM di circa 20 kB contenente sistema operativo e interprete BASIC, memoria RAM di 5 kB, di cui 3,5 kB disponibili per la programmazione in BASIC.
Il Commodore VIC-20 è stato il primo computer della storia a superare la quota simbolica di un milione di esemplari venduti, quota tutt'oggi rilevante che il Commodore VIC-20 ha raggiunto nel gennaio del 1983.
Il periodo di maggiore successo commerciale del Commodore VIC-20 è stato il 1982, anno in cui è risultato anche il computer più venduto nel mondo con 800.000 esemplari venduti. All'apice del suo successo commerciale venivano prodotti circa 9.000 esemplari al giorno. In totale sono stati venduti circa 2,5 milioni di esemplari. Il Commodore VIC-20 inoltre è stato il primo computer della storia con video a colori venduto al dettaglio ad un prezzo inferiore ai 300 dollari.


Lo ZX-Spectrum

Lo ZX- Spectrum era un microcomputer a 8 bit basato sul microprocessore Z80A, originariamente dotato di 16 kB di ROM contenenti il linguaggio BASIC, di 16 kB di RAM espandibili a 48 kB e di una caratteristica tastiera in lattice con 40 tasti multifunzione.
In Europa è stato il principale antagonista del Commodore 64 e conquistò una discreta fetta di mercato grazie al prezzo di listino più abbordabile. Le tante soluzioni costruttive adottate per contenere i costi spinsero alcuni recensori dell'epoca a classificarlo come "il computer con il miglior rapporto prezzo-prestazioni". Le piccole dimensioni, la velocità di calcolo e il prezzo relativamente basso lo resero popolare negli anni ottanta in tutto il mondo, tanto che se ne ebbero versioni clonate e praticamente uguali in estetica ma con nomi diversi, come l'Inves Spectrum in Spagna, il Moscow e poi il Baltic in Russia. Lo Spectrum fu anche distribuito negli USA con il marchio Timex, in una inusuale livrea chiara, con il nome Timex Sinclair 2068.
L'interprete BASIC venne fortemente personalizzato dalla Sinclair per compensare i limiti della tastiera e per sfruttare al massimo le caratteristiche grafiche e sonore della macchina.


Il Commodore 64


Il Commodore 64 (abbreviazioni diffuse: "C64", "C-64", "C=64", "CBM 64", "64") era un home computer della Commodore Business Machines Inc. commercializzato dal 1982 al 1993 in vari Paesi del mondo.
Il Commodore 64 nasce come evoluzione del Commodore VIC-20. Evoluzione in grado di offrire capacità grafiche e sonore migliori rispetto al Commodore VIC-20 a scapito però della compatibilità software.
Il Commodore 64 è il computer più venduto al mondo, record che si trova anche nel Guinness dei primati. Nel 1986 furono venduti più di 10 milioni di esemplari in tutto il mondo. Fu commercializzato fino al 1993, quando le unità vendute furono appena 700 mila. In totale ne sono stati venduti nel mondo oltre 70 milioni di esemplari, record che con tutta probabilità non verrà mai più superato (la natura degli attuali computer, assemblati diversamente a seconda delle esigenze dell'utente, rende praticamente impossibile ripetere un'impresa simile).
La semplicità d'uso e facilità di programmazione di questo nuovo computer era superiore sia ai suoi predecessori (il PET e il VIC-20) sia agli altri home computer concorrenti. Grazie a ciò e al suo prezzo di vendita, in breve tempo divenne il computer più venduto nella storia dell'informatica.
Il Commodore 64 venne inizialmente costruito usando lo stesso chassis del Vic-20 al fine di mantenere bassi i costi di produzione. Dopo alcuni anni, la Commodore cambiò leggermente l'estetica del computer assieme ad altri cambiamenti minori, ribattezzandolo 64C.
Nonostante il cessare della produzione, lo sviluppo di software per questa macchina continuò e ancora oggi c'è chi scrive dei giochi per il Commodore 64 o fa dei porting da giochi per telefoni cellulari.


Lo Apple IIe

L'Apple II (a volte scritto anche Apple ][ o Apple //) è uno dei primi personal computer di successo prodotti su scala industriale. È stato presentato il 16 aprile 1977 alla Fiera del computer della West Coast di San Francisco negli Stati Uniti ed è stato messo in commercio il 6 giugno 1977; Il modello più longevo è l'Apple IIe, prodotto fra il 1983 e il 1993.
L'Apple II è dotato di un microprocessore MOS 6502 funzionante alla frequenza di 1 MHz. La memoria RAM ammonta a 4 kB, espandibili fino a 48 kB. Possiede 8 alloggiamenti di espansione, un BASIC (senza virgola mobile) su ROM da 12 kB, un monitor monocromatico o a colori (risoluzione massima 280×192 pixel a 6 colori o in modalità testo 40×80 a 15 colori) e, come unità dati, un registratore a cassette o uno o due drive per floppy disk da 5"1/4. Successivamente la Apple produrrà il suo primo hard disk: il ProFile da 5 MB (al costo di circa tremila dollari).
L'Apple II è interfacciabile con stampanti (una, chiamata "Silentype", è prodotta direttamente dalla Apple ed è di tipo a carta termica a rullo), modem e, mediante un'apposita scheda dotata di microprocessore Z80, può utilizzare il sistema operativo CP/M



L'IBM PC

Il PC era un computer desktop non all-in-one. In particolare, di base (cioè senza accessori opzionali), l'hardware del computer è costituito unicamente dall'unità di elaborazione centrale IBM 5150 e da una periferica esterna: una tastiera alfanumerica QWERTY a 83 tasti con tastierina numerica. Tale tastiera è utilizzata dal computer come principale interfaccia utente di input. Come principale interfaccia utente di output, il computer è invece predisposto per utilizzare un display video, che però non è compreso di serie. Tale scelta di marketing è tuttora comunemente praticata dalle aziende produttrici di personal computer. In tal modo si vuole lasciare libero l'acquirente di utilizzare un display video di cui si è già in posseso permettendo quindi di risparmiare nell'acquisto del computer. Per aggiunger al computer un display video è possibile non solo ricorrere ad un monitor video ma anche ad un televisore, le frequenze video utilizzate dal computer sono infatti le stesse utilizzate dalla televisione di quegli anni. All'epoca l'IBM commercializzava come accessori opzionali due modelli di monitor video: l'IBM 5151 e l'IBM 5153. Il primo è un monitor video con schermo monocromatico a fosfori verdi, il secondo è un monitor video con schermo a colori.
Come CPU il computer ha il microprocessore Intel 8088 funzionante ad una frequenza di clock di 4,77 MHz. L'unità centrale può ospitare fino a 64 kB di memoria primaria sulla motherboard (ma era commercializzato anche con 16 kB). La motherboard è dotato di 5 slot ISA con bus a 8 bit. Gli slot possono essere utilizzati ad esempio per l'interfaccia per il floppy disk drive o per la scheda video CGA (Color Grafic Adapter) che poteva essere collegata anche ad un televisore in quanto forniva il segnale video anche in formato videocomposito (standard NTSC). È anche possibile installare tre schede di espansione della memoria primaria, ciascuna da 64 kB portando così la memoria primaria a 256 kB. Nei primi modelli era previsto un registratore a cassette come memoria di massa, ma probabilmente non furono prodotti senza floppy disk. Il floppy in dotazione era a singola faccia da 5¼ pollici per una capacità formattata di 160 kB. Il drive era di dimensioni full-size ovvero alto il doppio delle attuali unità che occupano gli slot da 5¼ pollici. Non era disponibile un'unità a dischi rigidi.
Di serie il computer non ha in dotazione nessun sistema operativo. L'IBM opzionalmente offre tre diversi sistemi operativi: il PC DOS, il CP/M-86 e l'UCSD p-System.
La fortuna di tale architettura è derivata anche dal fatto che il PC IBM era stato realizzato utilizzando prodotti normalmente reperibili sul mercato. Questo portò in breve tempo alla realizzazione da parte di molte altre ditte di un consistente numero di cloni con prezzo ridotto e diverse caratteristiche.
Annunciato dalla IBM il 12 agosto del 1981, le consegne iniziarono il mese successivo. Nel primo anno ne furono venduti 200.000. Per confronto, il contemporaneo Sinclair ZX80, popolarissimo ed economico, vendette 70.000 pezzi in un anno. Il successo fu tale che pochi mesi dopo il lancio ne uscirono dei cloni, i famosi PC IBM compatibile.

mercoledì 24 aprile 2013

E' morto il "papà" del Commodore 64.

Si è spento domenica, all'età di 83 anni, il fondatore della Commodore International Jack Tramiel.

Tramiel è diventato una leggenda per aver portato i computer nelle case di tutti, grazie ai suoi PC a basso costo e di aver stabilito un record tuttora insuperato. Il Commodore 64, infatti, ha venduto oltre 17 milioni di esemplari in tutto il mondo e, nonostante siano passati oltre 30 anni dalla sua uscita, c'è un notevole numero di appassionati che produce ancora software ed hardware aggiuntivo per questo piccolo mito!

Tramiel aveva una scolarità molto limitata (si vantava di avere solo la licenza di 5a elementare!) ma aveva un fiuto eccezionale per gli affari e per la finanza. Inoltre riusciva a "vedere" in anticipo gli orientamenti del mercato e sapeva motivare e valorizzare i suoi collaboratori come nessun altro.
Di origine polacca, Tramiel emigrò negli Stati Uniti alla fine del Secondo Conflitto . Aveva imparato a riparare macchine da scrivere quando serviva sotto l'Esercito ed iniziò la sua attività importando, per l'appunto, macchine da scrivere.
Dopo aver visitato alcune fabbriche giapponesi, Tramiel restò estasiato ed al ritorno iniziò a produrre calcolatori a basso costo. Questo lo fece entrare in concorrenza con la potente Texas Instruments che ne uscì con le ossa rotte dopo il lancio sul mercato del Vic-20 e del Commodore-64.

Quando la Commodore International raggiunse il fatturato record di un miliardo di dollari (nel 1977), Tramiel lasciò la Commodore, ansioso di nuove sfide, ed acquisto l'Atari, promuovendo lo sviluppo del modello "Atari-ST", un computer in diretta concorrenza col lussuoso Mac-Intosch (del quale ricalcava l'interfaccia grafica) con prestazioni alla pari ma con un prezzo enormemente più basso.
Pur non raggiungendo le cifre straordinarie del Commodore-64, l'Atari-ST divenne comunque un successo mondiale e per un paio di decenni fu il computer di riferimento nel campo della produzione musicale. Lo slogan coniato da Tramiel per Atari-ST era: "potenza, ma senza il prezzo!".

In una conferenza del 2007, organizzata per celebrare il 25° anniversario del Commodore 64, Tramiel dichiarò: "penso di avere creato più milionari [alla Commodore] di chiunque altro [...] il mio lavoro era dire loro cosa stavano sbagliando, non quanto erano bravi!".

Jack Tramiel


martedì 23 aprile 2013

Cyrus II, il Magnifico.

Degli amatori, nel 2009, si sono divertiti a disputare un mega-torneo fra TUTTI i software scacchistici per Commodore 64 e naturalmente ho inviato una richiesta al gestore del sito per farmi inviare le partite in formato PGN e poter pubblicare la classifica e i relativi valori ELO attribuiti dopo il torneo.
In attesa di ricevere il materiale, posso anticipare che il vincitore assoluto è stato il motore Cyrus II, di Richard Lang che ha battuto inesorabilmente tutta concorrenza raggiungendo un punteggio di ben 1600 punti ELO.
Se paragonato alle macchine e ai motori di oggi la cosa può far sorridere, ma se uno pensa alla terribile limitatezza del processore 6510 (che girava ad una frequenza di 0,97 MHz e poteva indirizzare solo 8 bit) ed alla ridicola quantità di RAM disponibile (39 KBytes!) si renderà conto che è stata una performance eccezionale.
Provando il programma inoltre, sono rimasto impressionato dalla facilità d'uso, dalla pulizia della grafica e dalle molte opzioni disponibili. Ecco quindi il manuale d'uso di Cyrus il Magnifico!


Inserire la cassetta di Cyrus2 nell'apposito lettore e premere il tasto "PLAY". Digitare poi "Load:" sul Commodore. Il programma è fornito di TurboLoader e verrà caricato in circa un minuto e mezzo...
Così recitavano le istruzioni originali.



Finito il caricamento ci apparirà la schermata principale di Cyrus, con la scacchiera ed a sinistra di questa le varie informazioni. Vediamo alcuni comandi:

i : inverte la vista da Bianco a Nero e viceversa.
c : attiva/disattiva le coordinate
g : per una nuova partita
m : per passare la mossa al computer
l : per impostare il livello di gioco. Scegliere poi un numero fra 1 e 9

Livello     Tempo
1           2 secondi
2           5 secondi
3           10 secondi
4           20 secondi
5           30 secondi
6           1 minuto 15 seconds
7           3 minuti
8           5 -12 minuti
9           analisi infinita

Per fare una mossa basta spostare il cursore verde (inizialmente in a1) con i tasti "freccia" e selezionare il pezzo da muovere con "Invio", poi spostare il cursore sulla casella di arrivo e premere nuovamente "Invio".

Una volta fatta la nostra mossa Cyrus calcolerà la sua risposta e non accetterà nessun comando. Per interrompere la riflessione basterà premere un tasto qualsiasi e Cyrus sarà di nuovo in modalità comandi.






SPC    : alterna la vista scacchiera con la vista comandi
h    : richiede suggerimento a Cyrus
u    : disattiva Cyrus e permette l'inserimento manuale delle mosse (di Bianco e di Nero)
d    : demo mode

Per inserire una posizione da analizzare si deve passare in "modalità di set-up" premendo il tasto "s".

Seguono poi i seguenti comandi:

CLR : (nel nostro PC premere SHIFT + "freccia diagonale in alto". Questo tasto si trova fra i tasti "Ins" e "pagina su") per svuotare la scacchiera.

Per inserire un pezzo, posizionare il cursore sulla casella desiderata e premere le iniziali del pezzo in notazione anglo-sassone:

p : per il pedone
n : per il Cavallo
b : per l'Alfiere
r : per la Torre
q : per la Donna
k : per il Re

Di default Cyrus inserirà i pezzi di colore Bianco. Per cambiare colore basta premere il tasto "X" prima di inserire il pezzo.

Per cancellare una singola casella premere "DEL" (frecciona verso sinistra, sopra l'Invio)

Una volta impostata la posizione, usare il tasto "x" per dare la mossa al Bianco o al Nero e poi premere "s" per uscire.
Impostare il livello con "l", e per dare la mossa al computer premere "m".

Altri due ottimi motori.

Ian Osgood, una vera autorità in materia di "antichità motoristiche", mi ha contattato su TalkChess, segnalandomi due motori veramente ottimi e scritti da due storici personaggi del chess computing.
I programmi sono molto ben fatti e scacchisticamente ai massimi livelli. Il primo ha interfaccia molto pulita ed è molto forte, mentre il secondo ha una marea di opzioni e di partite celebri commentate.


I motori, naturalmente, sono disponibili e liberamente scaricabili nei link sottostanti. Per Cyrus 2 ho trovato il Manuale Utente completo, mentre per Chess 7.5 non sono riuscito a trovare ancora niente. Se qualcuno trova qualcosa potrà inviarmelo così che sarà pubblicato in aggiunta.



Nel suo post, Ian mi ha anche accennato a "Hydra Chess", sempre per Commodore 64, scritto da quel Thomas Gaksch che ha scritto poi Toga-II. Dopo una lunga ed inutile ricerca, mi sono accorto che il nome giusto era "Hypra Chess" e finalmente l'ho trovato.
Il programma non ha interfaccia grafica e non permette la correzione di eventuali errori, il che conferma quanto mi ha detto Ian e che si tratta di un lavoro non portato a termine. Sembra però che come forza di gioco fosse competitivo con i migliori. Come nel caso di MyChess 2, Hypra Chess era distribuito solo su audiocassetta.

scarica Hypra Chess


Buon divertimento, con il retro computing!

lunedì 22 aprile 2013

Impariamo a conoscere Re Sargon.

Appena lanciato l'emulatore "Vice", ecco apparire la vecchia e gloriosa schermata blu del Commodore 64 che ci annuncia la disponibilità di ben 39 KBytes... E come usando una macchina del tempo, facciamo un salto all'indietro di oltre trent'anni.
Così com'è però la schermata è davvero piccola (320x200 pixel erano il massimo per l'epoca!) e così andiamo sul menù "Impostazioni/Impostazioni VIC-II" e selezioniamo "Dimensione doppia". Ecco, così è già meglio... Cavoli, quanta nostalgia!

la schermata iniziale del mitico Commodore 64.

Bene, adesso selezioniamo l'immagine del dischetto di Sargon-III poi eseguiamo le mai dimenticate istruzioni: LOAD "*",8,1... Ed ecco che la lucina rossa ci segnala che il lettore floppy 1541 sta caricando il nostro bel "floppone" da 5" 1/4. Potrei accelerare il tutto attivando la modalità turbo dell'emulatore, ma preferisco aspettare, per immergermi per bene nell'atmosfera ovattata del passato. Ecco, dopo la schermata di presentazione il nostro fantastico motore è pronto per l'uso!

Schermata iniziale di Sargon III

E' possibile inserire le mosse digitando: casa di partenza e casa di arrivo separate da un trattino, completando il comando con "Invio". Ad es.: e2-e4.
Volendo "passare" la mossa al computer, basta premere TAB + "s".
Così com'è però il motore è al livello 1, il più basso che corrisponde ad un tempo di risposta di 5 secondi a mossa. Deboluccio.

Per le impostazioni basta attivare l'apposita schermata premendo SHIFT + "-" (tasto "meno", non però quello del tastierino numerico):

Schermata "Impostazioni" di Sargon III

Per selezionare il livello di gioco basta premere SHIFT + un numero da 1 a 9. Anche in questo caso non usare i numeri del tastierino numerico perchè non funzionano. I livelli corrispondono ai seguenti tempi di risposta:

  • Livello 1 : 5 sec./mossa (60 mosse in 5 min.)
  • Livello 2 : 15 sec./mossa (60 mosse in 15 min.)
  • Livello 3 : 30 sec. mossa
  • Livello 4 : 1 min. a mossa
  • Livello 5 : 30 mosse in 55 min.
  • Livello 6 : 3 min. a mossa
  • Livello 7 : 6 min. a mossa
  • Livello 8 : 10 min. a mossa
  • Livello 9 : analisi infinita

A tutti i livelli, si può interrompere la ricerca premendo TAB + T.
Altri comandi utili:

TAB + I : inverte la vista della scacchiera
TAB + B: ritirare una mossa
TAB + O: richiesta suggerimento
TAB + D: offre la patta
TAB + G: salva la partita su dischetto
TAB + L: carica una partita dal dischetto
TAB + W: stampa la partita
TAB + J: per vedere l'analisi delle mosse che sta effettuando Sargon
TAB + Y: Sargon ha una libreria di aperture ricavate dalle partite di GM e consistente in 68000 posizioni. Con questo comando la libreria viene disattivata.

TAB + E: Easy Mode. Normalmente Sargon ha attivato il "ponder", continua a calcolare anche quando non tocca lui. Con questo comando lo disattiviamo, e ripetendo il comando si attiva di nuovo.

TAB + V: Verify Mode. Giocano due "umani" e Sargon si limita a controllare la validità delle mosse. Ripetendo il comando la modalità viene disattivata.

TAB + A: attiva la modalità analisi. che permette di impostare una posizione di partenza tramite una serie di comandi (vedi manuale di istruzioni).

In definitiva, tenendo conto del periodo, Sargon era un programma davvero potente, completo e molto versatile. Un vero gioiellino!

La serie dei motori "Sargon" è scaricabile direttamente dal nostro sito:

Pagina dei download